Articolo inserito da Carol Agostini il giorno 23/11/2020 alle ore 13.47.24
Questo racconto lo dedico alla squadra di giurati o commissari che ogni anno partecipano con me a questo concorso con dedizione e professionalità.
Tra enologi, agrotecnici, giornalisti mi trovo a degustare un bel numero di vini alla cieca.
Proprio in questa occasione sfoggio la mia cultura poliglotta in modalità "viticulture professional", tanto da saltare di palo in frasca perchè capisco una cosa per un'altra, prendendomi delle cantonate da farmi diventare i capelli lisci.
In questi contesti ormai ci sono da parecchi anni, ma ogni volta la voglia di fare "bene" mette un pizzico di sana tensione.
E' intrigante potersi confrontare con altre formazioni e livelli in questo settore.
Quante cose imparo dai miei colleghi enologi, ogni tanto mi arriva anche qualche tirata d'orecchie e che soddisfazione potere capire dove sbaglio e quello che non so.
Sono sempre momenti di crescita, di trasferta e viaggio verso mete che non conosco, tra pranzi e cene tra professionisti seri.
Ci si incontra, ci si scontra, ci si incavola e ci si abbraccia, tutto in pochi giorni, in poche ore.
Arriviamo da diversi paesi del mondo e non si sa mai chi si ha nella stessa squadra di commissione.
Si degusta in funzione di qualità e franchezza di qualità.
L'unico aspetto che mi interessa di queste esperienze da sempre non è la polemica che da anni gira attorno ai concorsi, ma la crescita che io stessa mi porto a casa, con l'opportunità di assaggiare un bel numero di vini di aziende diverse, da luoghi e territori diversi, con filosofie di vinificazione ed affinamenti diversi.
Alcune immagini scattate all'ultimo concorso enologico internazionale Emozione dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2020 edizionare "straordinaria".
Foro di Sara Cantoni.
Grazie Sergio Cantoni
Dedico esta historia al equipo de jurados o comisionados que cada año participan conmigo en este concurso con dedicación y profesionalismo.
Entre enólogos, agrotécnicos, periodistas me encuentro catando a ciegas un buen número de vinos.
Precisamente en esta ocasión presumo mi cultura políglota a modo de "viticultura profesional", tanto que salto de palo en rama porque entiendo una cosa por otra, cometiendo pifias para enderezarme el pelo.
Llevan ya varios años en estos contextos, pero cada vez el deseo de hacerlo "bien" pone una pizca de sana tensión.
Es intrigante poder comparar con otras formaciones y niveles en este sector.
Cuántas cosas aprendo de mis compañeros enólogos, de vez en cuando hasta me da un tirón de orejas y qué satisfacción poder entender dónde me equivoco y qué no sé.
Siempre son momentos de crecimiento, viajes y viajes a destinos que no conozco, entre almuerzos y cenas entre profesionales serios.
Nos encontramos, chocamos, nos enojamos y nos abrazamos, todo en unos días, en unas horas.
Venimos de diferentes países del mundo y nunca se sabe quién tiene en el mismo equipo de comisión.
Se cata de acuerdo a la calidad y honestidad de la calidad.
El único aspecto que siempre me ha interesado en estas experiencias no es la polémica que ha girado en torno a los concursos desde hace años, sino el crecimiento que yo mismo llevo a casa, con la oportunidad de degustar un buen número de vinos de diferentes empresas, de diferentes lugares y territorios, con diferentes filosofías y refinamientos enológicos.
Algunas imágenes tomadas en el último concurso internacional de vinos Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme 2020 "extraordinario".
Foto de Sara Cantoni.
Gracias Sergio Cantoni
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