Articolo inserito da Luigi Farina il giorno 02/02/2021 alle ore 13.47.00
Ricordi gastronomici: Lo Stinco di maiale
Negli anni '80 ho iniziato a viaggiare per l'Italia, per il mio precedente lavoro, e già mi appassionavo nel gustare con curiosità i piatti della tradizione regionale (sono stato forse uno dei primi viaggiatori gourmet).
Una delle prime volte che mi trovai in Veneto, ad ora di pranzo entrai da solo in un ristorante, consigliatomi da un amico, con già le idee chiare di cosa volevo provare, e chiesi come primo risotto con radicchio trevigiano e come secondo stinco di maiale.
Ordinando queste due pietanze notai però uno sguardo un po' meravigliato da parte del cameriere che aveva preso l'ordinazione, di cui capii ben presto il perché.
Appena mi portarono lo stinco di maiale, dopo che avevo gustato con molto piacere l'intero risotto, mi trovai difronte ad una porzione che avrebbe potuto sfamare anche tre persone. Ma non mi persi d'animo, mi munii dei ferri del mestiere (coltello e forchetta), e lo feci fuori pian piano tutto, come se non mi nutrivo da una settimana, e mentre mangiavo notai spesso lo sguardo meravigliato del cameriere su di me.
Mi sono sempre chiesto cosa avrà pensato di me, ma ricordo sempre con nostalgia quel mio primo pranzo da degustatore in Veneto.
Luigi Farina
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