Agritalia, l'azienda che fa mangiare bene gli Usa articolo inserito su spaghettitaliani da Eduardo Cagnazzi
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Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 20/05/2021 alle ore 22.33.28

Agritalia, l'azienda che fa mangiare bene gli Usa

 

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E' Agritalia la chiave per esportare il meglio dell'alimentare Made in Italy negli Usa. Specialista da oltre trent'anni nella vendita di prodotti alimentari italiani all'estero, l'azienda napoletana propone soluzioni chiavi in mano per piccoli e medi imprenditori del food e non food che intendono proporsi sul mercati internazionali. In special modo negli Usa dove, complice la pandemia che ha rafforzato le vendite nel canale Gdo, i volumi verso il nuovo continente sono aumentati del 37% rispetto all'anno precedente. Un risultato del tutto positivo che ha consentito all'azienda di raggiungere nel 2020 i 70 milioni di euro di fatturato (+29% rispetto all'anno prima). Un risultato importante che l'azienda intende migliorare ancora anche grazie all'incremento dei loro ritmi produttivi delle aziende associate e ad una piattaforma logistica avanzata nell'interporto di Nola che consente di efficientare il sistema produttivo.

L'obiettivo è rafforzare la presenza delle eccellenze italiane negli Usa. "Agritalia apre le porte del mercato statunitense anche ai produttori più piccoli o di nicchia che da soli non avrebbero la forza o le competenze per approdare sul suolo americano", afferma il ceo Sergio Massa. "Siamo gli unici ad offrire un servizio di questo tipo e siamo orgogliosi di scoprire sempre nuove eccellenze che la nostra terra ha da offriree portarle sugli scaffali dei supermercati Usa".

Infatti, Agritalia si occupa principalmente di sviluppare programmi di private label per alcuni dei retailer più importanti del panorama americano: ai rivenditori esteri interessati ad inserire nel loro catalogo prodotti 'made in Italy', l'azienda propone soluzioni chiavi in mano, dalla individuazione dei fornitori più adatti,al posizionamento a scaffale, fino al riordino. Attualmentei prodotti a catalogo sono oltre 700 e spaziano frapasta, sughi, aceto balsamico di Modena, couscous, surgelati (prevalentemente pizza e gelato italiano), prodotti biologici eolio evo, di cui Agritalia detiene il 5% delle esportazioni verso gli Stati Uniti. Tutte specialità provenienti da oltre 100 fornitori certificati (per il 90% composto da piccole e medie imprese), distribuiti su tutto il territorio italiano.

Pasta, olio evo, aceto e sughi prontisono da sempre le merceologie di punta dell'azienda, nonché i prodotti più esportati nel corso degli oltre 30 anni di attività. La lunga permanenza a casa dovuta alla situazione di emergenza ha sicuramente favorito la crescita di alcune tra queste categorie: tra marzo ed agosto dello scorso anno la pasta ha registrato un aumento del fatturato (rispetto al 2019) pari al 60% mentre l'aceto, categoria che abbraccia sia il balsamico di Modena che gli aceti di vino, del 45%. Incrementi probabilmente dovuti ad una maggiore propensione dei consumatori a provare nuove ricette e preparazioni più complesse nel corso del lock-down. Nonostante il trend delle preparazioni home-made, la categoria dei piatti pronti è stata comunque oggetto di un interessante incremento delle vendite rispetto all'anno precedente, in particolare la pizza surgelata (+70%) e imeal kit (+66%). Il dato più interessante è sicuramente il boom del comparto biologico, cresciuto del 48% rispetto al 2019, a testimonianza del fatto che i consumatori hanno in qualche modo modificato le loro abitudini di consumo e hanno optato per prodotti più naturali, che potessero in qualche modo aiutare a salvaguardare la salute del corpo.

"L'anno di pandemia ha sicuramente impresso una accelerazione al nostro business" spiega Massa, "questo grazie anche al fatto che negli Stati Uniti il canale della Gdo ha sofferto meno il lockdown anzi, se possibile, ha incrementato il giro d'affari, portando così, di riflesso, a un aumento anche del nostro lavoro non solo in termini di fatturato ma anche di fornitori". Nell'ultimo anno, dall'interporto di Nola, piattaforma logistica di 5mila mq dotata delle più avanzate tecnologie, sono partiti 3mila container ottimizzati fino ad un massimo di 50 items diversi per contenitore, permettendo ad Agritalia di incrementare il proprio fatturato del + 29%.

Alla base del successo di Agritalia c'è l'Automated Replenishment Program, una piattaforma logistica avanzata basata sull'innovativo Cloud Sourcing Intelligence, un software proprietario che consente di efficientare il sistema produttivo analizzando i dati delle vendite per poter pianificare in maniera puntuale il lavoro dei fornitori, ottimizzare e consolidare i carichi di merce in partenza e garantire un prodotto sempre fresco e mai in ritardo. Grazie a questo sistema oggi Agritalia può proporre un programma "just in time" che permette ai fornitori di avere un maggiore controllo sulla produzione e ai clienti sullo stock di merce disponibile.

"La nostra visione -spiega Leo Nucera, direttore sales e marketing di Agritalia- prevede una logistica smart che evita tutte le inefficienze e fa sì che ogni prodotto, prima di arrivare nelle case dei consumatori, segua il percorso più breve e rapido possibile dalla produzione al consumo, riducendo i costi e fornendo prodotti più freschi. Questo vale tanto per il Nord America che per progetti futuri in Europa o Asia".

Pandemia a parte, il modello di business creato dai fratelli Massa 35 anni fa è un esempio lungimirante di imprenditoria. Sono i numeri a testimoniarlo: le categorie trattate erano solo sei nel 2010 e sono diventate 25 nel 2020; negli ultimi cinque anni il fatturato è aumentato del 65%, così come le risorse del gruppo, che oggi vanta una significativa quota rosa (il 62% dei dipendenti sono donne) e un'età media di 39 anni.

Eduardo Cagnazzi


 

 

 

 

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