Articolo inserito da Eduardo Cagnazzi il giorno 24/09/2021 alle ore 09.23.52
Il rituale della vendemmia si rinnova alla Cantina San Donaci
È qui che la raccolta si trasforma in festa tra canti antichi e balli
È festa per la vendemmia sulla via di comunicazione tra il Brindisino e la leccese Otranto e un velo bianco di sposa avvolge all'alba le distese di alberelli a spalliera di Negroamaro, creando un'atmosfera da fiaba. Nel cuore del Salice Salentino dop, nei vigneti battuti dal sale e dal vento che danno linfa e colore ai pregiati vini della Cantina San Donaci, tra cui i rosati Anticaia e Rosae e l'etichetta Le Contrade del Falco, (il nome dall'Antica Masseria Il Falco), per le donne è tempo di vendemmia. Ed è festa tra canti antichi e balli.
I grappoli di Negroamaro, il vitigno più importante per l'apporto di tannino e sostanze coloranti, vengono tagliati delicatamente dalle donne e versati in piccoli motocarri per arrivare in cantina freschi e integri, racconta il presidente di Cantina San Donaci, Marco Pagano: "E' un'ottima vendemmia. Anche quest'anno riusciremo a portare sulle tavole dei nostri consumatori le eccellenze della nostra Cantina, il rosato frizzante Rosae e i vini del nostro brand principale, Anticaia, rosati, ma anche grandi rossi con cui veicoliamo il Salice e il Salice dop riserva". Le uve sono sane e non subiscono trattamenti. La Cantina, del resto, è sempre stata sensibile ai temi della sostenibilità ambientale.
Spiega il presidente: "La nostra cantina raggruppa 250 soci per circa 300 ettari di vigneti. Trenta ettari sono gestiti direttamente dalla Cantina e questo permette di puntare sulla distintività dei nostri vini, garantendo l'eccellenza sulle tavole dei nostri consumatori. I carichi di uva arrivano in cantina. Ne viene testata la qualità e il grado zuccherino. Il suo intenso profumo impregna l'aria".
Cantina San Donaci è impegnata in un progetto di recupero del patrimonio storico culturale. Ha preso in gestione la magnifica chiesa paleocristiana Santu Misirinu, dalla pianta ottagonale tutelata dal Ministero dei Beni Culturali. Gli studiosi ritengono che si tratti della più antica chiesa paleocristiana del Salento. Risale al quarto secolo e forse prima era adibita a Terme romane.
Ad essa Cantina San Donaci ha dedicato un'etichetta pregiata, Santu Misirinu, un bianco chardonnay vinificato in purezza di grande spessore.
La Cantina è prossima a festeggiare i primi 90 anni di vita anniversario, che ricorrerà nel 2023.
"Un anniversario che ci impegna molto - chiosa il presidente - e che al tempo stesso ci sprona a fare sempre meglio". La bottaia si presta a reading letterari e piccoli eventi, mentre la Masseria Falco viene utilizzata per wine tasting e per incentivare il wine tourism, perché è attraversata da un territorio ricco di fascino e di storia, che tanto piace ai turisti, soprattutto stranieri. E lungo i vigneti si snodano tanti percorsi cicloturistici.
Eduardo Cagnazzi
Non sono presenti commenti in questo Articolo
Buon giorno anonimo
Fai il Login
Non hai un account? registrati o registra la tua attività.