Una serata verace alla Pizzeria Lombardi

Martedì 28 scorso ero stata invitata ad una serata particolare alla Pizzeria Lombardi con sede in Via Foria, un arteria importante del centro storico di Napoli.
Ero in ritardissimo ed avevo anche preso parecchia pioggia, non avevo tempo per tornare a casa e quindi sono arrivata in pizzeria con i capelli asciugati in macchina molto simili ad una scarola riccia, una delle verdure con cui prepariamo le nostre pizze.
Il primo volto sorridente ad accogliermi è stato quello di Enrico Lombardi seguito da Carlo che mi ha accompagnata in cucina dove il fermento e la tensione era tangibile. L'evento era aperto alla stampa e food writers, giusto quindi il loro impegno che tutto fosse al meglio delle aspettative. Ho finalmente conosciuto da vicino lo chef Hirohiko Shoda,del Gambero Rosso Channel, un personaggio straordinario, simpatico e comunicativo che si è divertito a preparare un suo crudo di pesce conquistando il pubblico.
Il suo show cooking fotografatissimo e ripreso praticamente da tutti, è stato un carpaccio di ombrina, resa molto sottile dalla lama dei suoi coltelli e servita con una speciale salsetta composta da acqua fredda, si avete letto bene acqua con olio, pepe verde, limone e cedro candito, il tutto accompagnato con le alici fritte di casa Lombardi 1892. Subito dopo i cugini Lombardi hanno presentato la tradizione di Napoli, la pizza!

La prima è stata la pizza storica, la Nando, pomodorini, mozzarelline di bufala campana DOP, ricotta di cestino.
La seconda, pizza con scarole e provola affumicata.
La terza pizza, un omaggio a Pino Daniele, una marinara con l'aggiunta di frutti di mare saltati in padella, idea di Hiro che ha voluto creare con Enrico e Carlo una pizza fusion, battezzandola "Mille culure" in omaggio al nostro amato cantautore scomparso da poco.
La nuova farina che ha contribuito notevolmente alla fragranza dell'impasto era la Polselli, azienda che esporta il suo prodotto in più di 30 paesi nel mondo, una farina definita da Enrico Lombardi "..il prodotto più stabile mai provato. Ci permette di esprimere meglio il nostro concetto di pizza avendo sempre la stessa tenuta, cosa che difficilmente riuscivamo a fare prima. E' una farina di cui ci si può fidare e noi, nel nostro nuovo corso ormai giunto alla quinta generazione, vogliamo solo fornitori di cui ci possiamo fidare.

Il vino scelto per accompagnare il menù era una Falanghina Macchialupa, una IGt Beneventana, un vino fermo secco abbastanza persistente

Dopo questo breve riassunto ecco cosa ricorda il mio palato:
il crudo di ombrina era eccellente, perfettamente bilanciato ed armonico al gusto.
La pizza Nando una vera specialità, ma non avevo dubbi. Quella con le scarole (ne vado pazza) mi ha decisamente conquistata. Le scarole erano giustamente sapide e ben cotte, nel senso non lessate mollemente, ma saltate in padella, la provola tagliata a dovere non allagava la pizza come spesso, ahimè , accade in alcune pizzerie.Ho espresso ad alta voce il mio entusiasmo tanto che il cameriere ne ha portata un'altra, equamente condivisa con i miei amici a tavola.
La terza, la Mille Culure mi ha delusa un po', ma non è stata colpa dei cugini Lombardi, ma del folto pubblico che continuando ad arrivare anche fuori orario, ha messo in crisi la cucina dove era stato preparato il sugo per un tot numero di pizze. Le prime servite erano condite ad hoc, al nostro tavolo sono arrivate un po' secche di sugo, ma mi ha fatto piacere che Enrico stesso abbia detto : "Non è venuta bene, non mi è piaciuta, voglio rifarla, la proverai la prossima volta."
Fare autocritica è sempre positivo, dimostra non solo con quanta umiltà il pizzaiolo/chef ammette un errore ma con quanto amore è pronto a correggerlo per fare della sua pizza " LA PIZZA".

Il vino servito, anche se a giusta temperatura non mi ha convinta. Non me ne voglia il produttore, ma ognuno ha il suo palato, questa era una Falanghina molto diversa, per rendere meglio l'idea, se fosse stata un pomodoro sarebbe stata un pomodoro acerbo, aveva una forte acidità che sposava bene i fritti ed il pesce ma non la pizza con le scarole, era troppo lungo e dominante.
La serata del circuito Associazione Verace pizza Napoletana, è stata moderata dalla giornalista Antonella D'Avanzo, simpatica , cordiale e molto spontanea, sia durante lo showcooking che nel rapporto con gli ospiti. A breve ci sarà un'altra serata dai Lombardi, questa volta aperta a tutti, non vi resta che prenotare il vostro tavolo, ma fate in fretta se volete trascorrere una serata davvero verace!!!

Le altre foto della serata le trovate in galleria.