Brunello di Montalcino DOCG 2017
Tenuta Poggio di Sotto - Colle Massari
Montalcino (SI)
Scheda Brunello di Montalcino DOCG nel nostro Speciale Vini
3 Febbraio 2023
tratto dalla selezione di:
Vino che non ha bisogno di presentazioni, il Brunello di Poggio di Sotto è da sempre considerato come uno dei grandi classici della denominazione. Un rosso capace ogni anno di stupire grazie ad un dettaglio ed un’eleganza unici, non solo nel panorama di Montalcino.
Il Brunello di Montalcino DOCG di Poggio di Sotto è un vino che nasce nella zona di Castelnuovo dell’Abate, nella vallata del fiume Orcia, da vigne poste a 200, 300 e 450 metri sul livello del mare con diverse esposizioni e su terreni ricchi di scheletro. In cantina tutto viene eseguito nel modo più tradizionale, dalla vinificazione in tini di legno alle fermentazioni spontanee e alle macerazioni molto prolungate. L’affinamento avviene in botti di rovere da 30 hl per 48 mesi e in bottiglia per 8 mesi. Il Brunello di Montalcino DOCG di Poggio di Sotto non viene filtrato prima dell’imbottigliamento.
Tannico
Annata: 2017
Denominazione: Brunello di Montalcino DOCG
Vitigni: sangiovese grosso 100%
Alcol: 14%
Formato: 0.75l
Allergeni: Solfiti
Consumo ideale: 2022/2034
Temperatura di servizio: 18/20 °C
Momento per degustarlo: Occasioni speciali
Tipologia: Rosso
Abbinamenti: A tutto pasto, ben si abbina a carni rosse arrosto e brasate, cacciagione e formaggi stagionati.
Note di degustazione:
Alla vista, color rosso rubino luminoso.
L'intenso profumo di confettura di frutta rossa si staglia su uno sfondo floreale, puntellato da una leggera speziatura. Il sorso si distende su una buona spalla acida e su tannini sferzanti.
Un Brunello potente, di una grande annata, che nel tempo troverà i suoi equilibri migliori.
La Tenuta Poggio di Sotto
Nata sul finire degli anni Ottanta del secolo scorso, nel 1989 per l’esattezza, la Tenuta Poggio di Sotto appartiene all’areale sud-orientale di Montalcino, e fin dalla sua fondazione si è imposta nel panorama vitivinicolo internazionale per i suoi alti standard qualitativi rapportati alla coltivazione e alla vinificazione del sangiovese. Una cantina unica, che al momento può contare su una superficie vitata di sedici ettari, e che è capace di regalare agli appassionati di tutto il mondo alcuni dei Brunello più straordinari mai prodotti.
Appartenente alla realtà di Colle Massari, l’azienda Poggio di Sotto è entrata a far parte del celebre gruppo vitivinicolo nel 2011. Un gruppo unico, che racchiude in sé il meglio della produzione toscana. Un’avventura che i fratelli Maria Iris e Claudio Tipa hanno realizzato nel tempo, creando un vero e proprio “domaine” che comprende al suo interno non solo Poggio d Sotto, ma tre diverse tenute, per una superficie vitata che attualmente arriva a toccare oltre centocinquanta ettari complessivamente.
Un gruppo che vale la pena scoprire tenuta per tenuta. E allora iniziamo ad andare in visita alla prima realtà produttiva, quella del Castello Colle Massari nato nel 1998, e situato nel cuore della zona di produzione del Montecucco, in Maremma. Un luogo di grande fascino, alle pendici del Monte Amiata, dove negli oltre cento ettari vitati condotti secondo le norme del biologico, il sangiovese riesce a esprimere uno straordinario carattere mediterraneo, che si materializza in particolare nel Montecucco Rosso Riserva, ormai da anni grande campione di costanza qualitativa. Poi passiamo alla tenuta di Grattamacco, storico nome dell’areale di Bolgheri, realtà vitivinicola nata alla fine degli anni ’70 ed entrata a far parte del gruppo nel 2002, ma soprattutto azienda capace di distinguersi da subito per l’eleganza dei propri prodotti. È qui infatti, in 25 ettari vitati situati nella Costa Toscana più settentrionale, che il cabernet sauvignon e il merlot regalano vini di indimenticabile profondità, eleganti e avvolgenti al tempo stesso. Infine torniamo a Poggio di Sotto, per chiudere il cerchio. Un gruppo eccezionale, quindi, quello che risponde al nome di Colle Massari, in grado di riunire e racchiudere in sé anime molto distanti e molto diverse tra di loro, accomunate però da una continua corsa verso la più alta eccellenza, in un armonioso equilibrio tra tradizione e contemporaneità.