22/09/2023 – Terre Siciliane Rosato IGT 2021 dell’Azienda Halarà

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22/09/2023 – Terre Siciliane Rosato IGT 2021 dell’Azienda Halarà
L'Etichetta del Giorno: 22/09/2023 - Terre Siciliane Rosato IGT 2021 dell'Azienda Halarà, vino rosato siciliano del 22 Settembre 2023 - vini siciliani

Terre Siciliane Rosato IGT 2021

Azienda Halarà

Marsala (TP)

Scheda Terre Siciliane IGT nel nostro Speciale Vini

L'Etichetta del Giorno

22 Settembre 2023

tratto dalla selezione di:

Questo vino rosato siciliano viene realizzato da Halarà utilizzando un vitigno autoctono poco noto, tutto da scoprire e valorizzare: il parpato. Le viti, coltivate ad alberello, crescono su un terreno composto da argille compatte, ricco di calcare in profondità. La fermentazione avviene spontaneamente su lieviti indigeni.

Tannico


Denominazione: Terre Siciliane IGT

Vitigni: parpato

Annata: 2021

Alcool: 11,5 %

Formato: 0.75l

Allergeni: Solfiti

Consumo ideale: 2023/2024

Temperatura di servizio: 12/14° C

Momento per degustarlo: Cena estiva

Tipologia: Rosato

Abbinamenti: Da provare con antipasti a base di pesce, anche cruditè; da sorseggiare anche come originale aperitivo, in accompagnamento con bruschette con pomodorini di Pachino.

Note di degustazione:

Rosato brillante ed intenso. Al naso si avvertono note di piccoli frutti rossi, arancia sanguinella, tocchi agrumati; al sorso è fresco, secco, con un tocco sapido.

vino presente nella nostra Enoteca online

L'Azienda Halarà

Contrada Bausa SNC - 91025 - Marsala (TP)

Halarà deriva dal greco e significa “prendila con calma”: questo è il nome scelto per il progetto, tra viticoltura e amicizia, che dal 2019 accomuna sei vignaioli, di diversa provenienza e diversa estrazione. L’avventura di Halarà ha le sue radici in Sicilia, per la precisione a Marsala, in contrada Abbadessa: Nino Barraco, Stefano Amerighi, Francesco De Franco, Corrado Dottori, Francesco Ferreri e Giovanni Scarfone, dalle Marche alla Calabria, dalla Sicilia alla Toscana, sono uniti dalla professione e dal modo di interpretare la viticoltura in modo autentico e valorizzando in primis sempre il terroir.

Il progetto prende vita da due ettari di vigna, esposta a nord, con un suolo ricco di argilla e calcare: le uve coltivate sono rigorosamente autoctone, catarratto e parpato, un vitigno quasi dimenticato e semi sconosciuto, ma con potenzialità tutte da riscoprire. La produzione è limitata, regalando delle vere chicche agli intenditori e a chiunque ricerchi in una bottiglia di vino anche atmosfera e storia di un territorio dalla vocazione radicata nel tempo.

Lo spirito di collaborazione e di dialogo dei sei vignaioli è anche un monito all’importanza dell’unione delle forze, un invito al mettersi alla prova anche al di fuori della “zona di comfort” vinicola; una storia di artigianalità e collaborazione che esalta il Mediterraneo e le sue infinite sfumature.



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