Pizze, focacce, calzoni
Ricetta inserita in archivio da Pasquale Franzese il 26/05/2019 alle ore 19.49.23
Autore della Ricetta:
Pasquale Franzese
Docente di cucina/Chef
Ingredienti per l'impasto:
800 gr farina integrale
200 gr semola fine
650 ml acqua
20 gr lievito di birra
20 gr di sale
30 ml olio evo
Ingredienti per la farcitura:
300 gr rucola sarda o crescione
20 ml olio evo
350 gr formaggio grana "a scaglie"
Mescolare le farine.
Nella bastardella sciogliere il lievito con l'acqua tiepida.
Versare metà farina nel contenitore.
Mescolare con un cucchiaio di legno ed incorporare il sale.
Versare la restante farina e mescolare il tutto.
Nelle ultime operazioni incorporate l'olio.
Lasciare spuntare l'impasto.
Ungere una teglia e stendere l'impasto nella teglia.
Lucidare l'impasto sulla superficie con olio di girasole o di semi.
Lasciare lievitare fino al raddoppio.
Infornare la pizza a 230°C per 25/30 minuti, dopo 15min. versare parte delle scaglie di grana e lasciare cuocere per altri 5min.
Fuori dal forno farcire con il crescione o rucola e grana.
Servire a tavola.
Cantina Piero Mancini: Vino Frizzante Bianco
Vino piacevolmente frizzante da uve bianche, vendemmiate in anticipo e sottoposte a leggera spremitura.
Il Crescione o Nasturzio o Su Matutzu è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Brassicaceae, diffusa in tutto il Mediterraneo. In cucina si usa la pianta intera dal caratteristico sapore piccante. Utilizzata a crudo è ricca di vitamina C, sali minerali e oligo-elementi ed è ottima in insalata, in cucina viene utilizzata per insalate, salsa, vellutate e minestre. Va consumata comunque con moderazione. In Sardegna si riteneva che su mattuzeddu avesse proprietà afrodisiache specie se consumato in insalata con cipolle e succo di limone. Tra le sue proprietà magiche anche la forza, il coraggio e la decisione, se ne consigliava quindi di portarne addosso qualche foglia per avere forza e vigore tutto il giorno. Si tratta di una pianta perenne che si sviluppa nei pressi dei fiumi, ruscelli, pozzi e ristagni d'acqua, da qui prende il nome crescione d'acqua. Un tempo era molto facile trovarla ed era consumata dalla maggior parte dei sardi, ma oggi l'inquinamento delle acque ha ridotto la sua diffusione.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/
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