Minestre e zuppe
Ricetta inserita in archivio da Pasquale Franzese il 19/05/2020 alle ore 16.14.11
Autore della Ricetta:
Pasquale Franzese
Chef/Docente di enogastronomia
800 gr cavolo verza
800 gr cappuccio verza
600 gr pane integrale (tagliato a cubetti)
100 gr guanciale intero
20 gr aglio
1 n° scorza di formaggio
3 gr peperoncino
200 gr pomodoro maturo o pelati
50 ml vino bianco
50 ml olio exstravergine d'oliva
100 gr pecorino sardo DOP
Tagliare la verza a julienne.
Nella pentola soffriggere l'aglio in camicia, guanciale e peperoncino.
Togliere l'aglio.
Versare nella soffritto la verza e la scorza di grana, dopo qualche minuto bagnare con il vino.
Quando il tutto è ben evaporato versare acqua fredda fino a coprire la verza.
Introdurre il pomodoro a pezzettoni.
Lasciare cuocere fino a quando l'acqua non evapori fino a tre quarti.
Aggiungere altra acqua fino a coprire e fare ritirare l'acqua fino ai tre quarti.
Ripetere questa operazione per altre 4 volte.
A cottura ultimata, lasciare riposare per 20 min.
Tostare il pane tagliato a cubetti.
Versare la verza in un piatto fondo, aggiungere una corona di pane tostato e servire con formaggio grattugiato.
Cantina meloni: Is Morus è un vino bianco a Denominazione di Origine Controllata Nuragus di Cagliari ottenuto da uve Nuragus in purezza.
Un piatto autunnale, anticamente era utilizzato nella cucina dei contadini servito quasi sempre come zuppa accompagnato con pasta, pane duro o in alcuni casi anche con pezzi di carne. I cavoli non suscitano molto entusiasmo, in Italia ne abbiamo quattro varietà: cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo cinese e cavolo nero. Il cappuccio è caratterizzato da un grosso cespo a testa globosa, può essere verde biancastro nella varietà alba (nella quale rientrano la cuor di bue e la brunswick) oppure rossastro nella varietà rubra (di questa, famosa la testa di negro). Il cavolo verza è generalmente di un verde più scuro, a volte azzurrato, sono il tardivo di Milano e la testa di ferro. La verza va meglio per le minestre ed è molto utilizzata nella cucina lombarda, dove è ingrediente fondamentale per la casoüela, per degli involtini (i piemontesi capunet) o i pizzoccheri valtellinesi. Il cavolo cinese trova la sua origine proprio in Cina, aspetto è simile a quello della lattuga romana, il sapore è dolce, aromatico e più delicato delle altre varietà. Il cavolo nero ha un sapore più deciso rispetto agli altri cavoli è altamente depurativo per il fegato e l'apparato renale.
il mio primo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=914360
il mio secondo libro pubblicato:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/cucina/88462/i-segreti-del-pizzaiolo/
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