Modena Champagne Experience 2021

Lo champagne nettare degli Dei. Una bollicina benvenuta grazie allo scoppio di alcune bottiglie di vino bianco poste ad affinare (l’affinamento è l’evoluzione e la maturazione del vino in bottiglia) in cantina. Un errore nel procedimento di vinificazione portò alla nascita di questo nettare frutto della rifermentazione in bottiglia (la cosiddetta presa di spuma).

Fra storia e geografia

L’intreccio tra storia, geografia e religione ha donato agli Champagne un destino fatto di alti e bassi ma soprattutto di esaltazione dei sette peccati capitali, specialmente quelli della lussuria e della gola.

Fino al Medioevo, nei paesi di fede cristiana, gli ordini religiosi coltivavano della vite: il vino già allora era consacrato e bevuto durante la messa; proprio a un abate scoppiarono quelle bottiglie, dando origine a quel nettare divino.

A Reims (Francia) San Remigio, nel 496 D.C., vescovo della città, che abitava in una villa circondata dai vigneti, battezzò Clodoveo – primo re di Francia – che venne incoronato in Champagne coi vini consacrati.

Qualche secolo dopo, il matrimonio di Giovanna di Navarra con Filippo il Bello sancì il destino della contea di Champagne alle sorti della corona di Francia.

Dall’ 898 al 1825, la città di Reims, sita nel cuore della regione, fu il cuore delle celebrazioni per le investiture dei re di Francia; a ogni cerimonia si accompagnavano i festeggiamenti con pinte di champagne.

Presto venne affinata la tecnica di produzione. Dopo una serie di perfezionamenti la qualità di questo vino, nato per caso da un errore di produzione, cominciò a essere apprezzato per il gusto e la finezza,  per l’eleganza e la bollicina.

Il vino di Champagne divenne un dono di pregio e prestigio da omaggiare ai monarchi in visita alla regione.

A Francesco I furono offerte molte botti, così come Maria Stuart; anche Luigi XIV di passaggio nella città delle incoronazioni, ne ricevette diverse pinte per la sua investitura.

Champagne oltre la Champagne

A partire dal XII secolo, la reputazione dei vini di Champagne varcò le frontiere e il loro prestigio continuò a crescere contribuendo a far aumentare la produzione, la curiosità e l’interesse verso questo nettare.

Il 14 luglio 1790, per la festa della Federazione a Champ de Mars, solo lo champagne venne ritenuto degno di incoraggiare i rivoluzionari, donando loro effetto euforico per via delle sue bollicine. Qualche anno più tardi, dopo la sconfitta dell’armata dello Zar da parte delle armate napoleoniche a Smolensk, i nobili locali si consolarono per il disastro militare bevendo Champagne: nettare “delizioso benché francese”.

Ma anche dopo il periodo napoleonico lo champagne non perse il lustro che si era meritato nei secoli precedente: i principi convenuti al Congresso di Vienna raccontarono l’onnipresenza dello champagne tra il settembre del 1814 e il giugno del 1815, sottolineando come “lo spirito frizzante del vino di Champagne” fosse il primo a unire i commensali.

Successivamente lo champagne divenne il vino per eccellenza per consacrare grandi trattati, siglare accordi politici; sempre simbolo di eccellenza in occasione di battesimi e matrimoni reali, lo champagne fu sempre più spesso testimone di eventi di grande importanza, come – recentemente – del trattato di Maastricht.

Lo Champagne oggi

Quindi champagne in ogni occasione, champagne in ogni momento; questo lo testimoniano anche i numeri: da gennaio a ottobre 2021 le spedizioni nel mondo sono aumentante di oltre un terzo (+36,5%) rispetto all’anno precedente, riuscendo così a fare meglio anche del 2019 (+8,5%).

Il 2020 è stato un anno atipico, decisamente a ribasso per il consumo di questo vino, ma l’anno successivo lo champagne è tornato a scorrere a fiumi.

Un rimbalzo fisiologico atteso e attualmente confermato dai numeri che mostrano una robusta ripresa a livello internazionale; è lo stesso “Comité du Champagne” che fornisce i dati delle ricrescita, il massimo organismo che è stato costituito per fare conoscere e promuovere nel mondo il celebre vino francese.

L’ Italia attualmente è il settimo paese al mondo a consumare champagne. Il periodo di restrizioni dovute al Covid-19 ha agevolato il consumo casalingo di questo vino, avvicinando sempre di più curiosi, confermando gli appassionati che aumentano di giorno in giorno.

Ciò ha comportato una forma di disinvoltura verso questo vino ritenuto solo per “benestanti”,  aprendo le porte a chiunque, agendo sulla psiche dei consumatori che ora lo vivono come un vino per tutti.

 Sicuramente questa situazione agevolerà anche il suo consumo in contesti diversi dalle mura domestiche; si spera in una breve ripartenza nel settore Ho reca e di vedere, a tavola, bottiglie di champagne e persone felici.

Champagne Experience

Una delle Manifestazioni italiane per eccellenza di questo vino è Champagne Experience che si è svolta nel mese di ottobre scorso a Modena. Organizzata dalla Società Excellence, realtà che unisce diciotto tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati, la Champagne Experience è capitanata da Lorenzo Righi, organizzatore dell’evento e direttore della società Excellence.

Due giorni di assaggi, conversazioni e approfondimenti; 121 aziende, oltre 600 etichette di champagne di storiche Maison e piccoli vigneron, pronte a far conoscere le loro bollicine a esperti, appassionati, tecnici e specialisti di settore.

Seimila utenti registrati hanno affollato gli spazi dei padiglioni della fiera, divisi per zone di produzione della Champagne (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Aube, oltre alle Maison classiche riunite in una specifica area) offrendo al visitatore un’esperienza sensoriale coinvolgente e un supporto culturale di alto livello.

A proposito di supporti, un sostegno prezioso alla manifestazione è avvenuto da parte del Consorzio Parmigiano Reggiano e del Consorzio Tutela Lambrusco, attraverso momenti di didattica e approfondimenti territoriali e di prodotti, con l’assaggi e approfondimenti gastronomici.

L’ obiettivo della Champagne Experience è sempre stato quello di creare un appuntamento unico, caratterizzato da una forte componente didattica, utilizzando gli strumenti che la tecnologia fornisce a tutti i visitatori agevolandolo con il numero maggiore possibile di informazioni, offrendo un servizio continuo di aggiornamento rendendo i due giorni dell’evento veramente indimenticabili.

Aspettando la prossima edizione, verranno organizzate “Esperienze fuori salone”, cioè una serie di serate organizzate in collaborazione con alcuni importatori di Società Excellence, che promuoveranno la cultura dello champagne all’interno di selezionate enoteche e ristoranti.

La Società Excellence          

Società Excellence è nata nel 2012 con lo scopo di promuovere la cultura della distribuzione in Italia. I suoi soci sono: Sagna SpA, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini Srl, Pellegrini SpA, Balan Srl, Sarzi Amadè Srl, Vino & Design Srl, Teatro del Vino Srl, Proposta Vini SaS, Bolis Srl, Les Caves de Pyrene Srl, Premium Wine Selection PWS Srl, Ghilardi Selezioni Srl, Visconti 43 Srl, Premiére Srl, AGB Selezione Srl, Philarmonica Srl, Spirits & Colori Srl.

La società ha una grande attenzione verso le Maison più prestigiose, fra cui Thiénot, Paul Bara, Bruno Paillard, Henri Giraud, Ayala, Marguet, Jacquesson, de Venoge, Pannier, Encry, Louis Roederer, De Sousa, Larmandier-Bernier, Palmer & Co, Paul Clouet, Charles Heidsieck e Leclerc Briant.

Carol Agostini

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