Vigneti delle Dolomiti Rosso IGT "448 s.l.m." 2021
Cantina Girlan
Cornaiano (BZ)
Scheda Vigneti delle Dolomiti IGT nel nostro Speciale Vini
17 Marzo 2023
tratto dalla selezione di:
Vendemmia manuale, fermentazione in acciaio a temperatura controllata, riposo in vasche di cemento: questi gli ingredienti della ricetta seguita scrupolosamente dalla Cantina Girlan. Per il resto si parla di un blend tra lagrein, pinot noir e vernatsch, con uve raccolte nei Vigneti delle Dolomiti. A conclusione di tutto abbiamo il Rosso "448 s.l.m.", ovvero un Rosso che regala una bevibilità davvero stupefacente. Gradevolezza e semplicità tutt’insieme, per un Rosso che veramente si beve a occhi chiusi dal primo sino all’ultimo sorso.
Tannico
Annata: 2021
Denominazione: Vigneti delle Dolomiti IGT
Vitigni: lagrein, pinot noir, vernatsch
Alcol: 13%
Formato: 0.75l
Allergeni: Solfiti
Consumo ideale: 2022/2025
Temperatura di servizio: 16/18 °C
Momento per degustarlo: Occasioni informale
Tipologia: Rosso
Abbinamenti: Si può scegliere anche a tutto pasto quando in tavola ci sono le portate del menù di terra. Ottimo con i pennoni in salsa di cavolo nero e salsicce.
Note di degustazione:
Rosso rubino luminoso il colore al calice. Gradevolmente fruttato il bouquet olfattivo, con note di piccoli frutti a bacca rossa a sorreggere l'impostazione, poi caratterizzata anche da ricordi floreali. Il palato segue la strada tracciata dal naso, rivelandosi scorrevole, di medio corpo e persistente.
La Cantina Girlan
Nel 1923, l’unione di una ventina di viticoltori ha dato origine alla Cantina Girlan, che prende il nome dall’omonima località dell’Alto Adige, Girlan, ovvero Cornaiano. Siamo in provincia di Bolzano e oggi, a distanza di poco meno di un secolo, quei 23 viticoltori si sono trasformati in circa duecento soci conferitori, a fronte di una superficie vitata che raggiunge complessivamente i 220 ettari, e conta appezzamenti distribuiti nelle migliori zone della Bassa Atesina e dell’Oltradige. Coordinata da Helmut Meraner, Oscar Lorandi e Helmut Strumpflohner, l’azienda vede i vigneti dei propri soci crescere tra i 250 e i 550 metri di altitudine sul livello del mare, su terreni a composizione mista. Tra i filari, sono coltivate tanto varietà autoctone quanto uve internazionali, in ogni caso allevate nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema. Grappoli di pinot nero, di schiava, di merlot, di lagrein e di cabernet sauvignon, e poi ancora di pinot bianco, pinot grigio, müller thurgau, gewürztraminer, chardonnay e sauvignon blanc, arrivano in cantina per essere lavorati e interpretati senza mai snaturare ciò che il territorio e la stagione sono arrivati a esprimere nel frutto. In fase di vinificazione, invecchiamento e affinamento, sotto la conduzione del socio, nonché enologo della cooperativa, Gerhard Kofler, ogni passaggio produttivo viene costantemente e rigorosamente monitorato, e pur potendo contare, dal 2010, di moderni locali e di tecnologie enologiche all’avanguardia, mai sono messe da parte le più antiche tradizioni vitivinicole del posto. Al netto di tutto il risultato è dato da vini qualitativamente impeccabili, mai influenzati dalla mode del momento o dalle tendenze commerciali, e rispettosi al massimo del terroir di provenienza. Vini come il “448 s.l.m.”, la Schiava “Gschleier” prodotta da vigneti centenari, il Pinot Noir Trattmann Mazon Riserva, il Cuvée Flora o il Pasithea: etichette semplicemente eccellenti, straordinarie sotto ogni punto di vista, certamente dal gusto tipico e classico, ma contemporaneamente di grandissima personalità.