Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 17/11/2022
Torna uno spettacolo di musica e prosa raffinato, con contenuti di grande spessore, spunti di riflessione, contesti e riferimenti puramente classici e prepotentemente moderni, contemporanei
Venite a scoprire la George Sand che c'è in ognuna di Noi.
Tra musica e teatro, tre voci, tre volti, tre donne, tre amiche si fondono e convergono in un unico e misterioso personaggio: Amantine Aurore Lucile Dupin, ovvero la spregiudicata e anticonformista scrittrice francese che nascondeva la propria identità femminile con lo pseudonimo maschile di George Sand.
Su questo personaggio interessante, combattivo e dalla forte personalità sarà
incentrato lo spettacolo "Sono io George Sand"
Femminista e drammaturga ebbe un'intensa relazione con Fryderyk Franciszek Chopin
Una storia d'amore del primo '800, dunque... una storia d'amore appassionante e complessa.
Eppure, si può dire, simile ad una possibile storia d'amore contemporanea tra due individualità molto diverse tra loro, ma entrambi ineffabili e affascinanti.
Due personalità ben strutturate che si incontrano e si scontrano sui piani della passionalità...: tra simbiosi e distacchi, amore ed intolleranze, protezione, abbandono, fuga e rimpianti...
Le parole non sono solo quelle delle lettere di George Sand, (in buona parte andate perdute perché distrutte dalla stessa scrittrice) ma rientrano in un canovaccio descrittivo di nuova drammaturgia che ha come scopo quello di mettere a nudo la psicologia complessa della scrittrice; emerge dunque, la modernità di una psicologia femminile che si trova ad attraversare il più attuale dei conflitti nello scegliere tra l'essere compagna e madre (perché Chopin si farà amare come un figlio) e donna autonoma, femminista, ribelle, scrittrice di "rottura," che precorre i temi del femminismo moderno combattendo, in prima linea, per le proprie idee sociali e politiche, oltre gli schemi collettivi precostituiti.
La musica eseguita dalle due pianiste è quella di Chopin: walzer, preludi, notturni, talvolta restituiti al pubblico in modo autentico, talvolta riletti dalla Pandolfi in chiave jazzistica, aprendosi ad una raggiera di virtuosi ossimori stilistici in una staffetta di piacevoli passaggi di generi: classico, jazz, blues fino al tango, a dimostrarne l'attualità che rende immortale il talento del compositore e moderna la sua concezione virtuosistica. arrangiamenti, dunque, che fondono la musica classica della prima metà dell'ottocento con le dinamiche armoniche di epoca contemporanea.
Un grande lavoro di ricerca, in sintesi e di scoperta di elementi di modernità nella vita, nella psiche e nelle opere dei due grandi personaggi.
Brani eseguiti alcuni in chiave originale altri arrangiati in chiave jazz, blues e tango:
Valzer op.69 n.1 Valzer op.64.n.1, Tarantella, Notturno in fa minore, Notturno op 9 n2 ,Preludio n.20 ,Mazurka op 33 n.1, Preludio n.15, Fantasia-improvviso op.66, Mazurka op.33 n.3, Preludio n.4, Studio op.10 n.3, Valzer op 34 n.2, Mazurka, La caduta di Varsavia.
A cura dell'Associazione culturale 'A Luna e 'O Sole
Bruno De Luca: allestimenti scenici
Paolo Catino: laboratori Da Vinci Scenotecnica
cs
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