Nel week-end di Carnevale, doppio appuntamento nel segno delle donne ribelli per il Teatro Serra, in scena a Fuorigrotta Monica o della libertà, dedicato a Monica Vitti, e La misteriosa scomparsa di W news inserita su spaghettitaliani da La Tavola di Renato
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Evento segnalato su musica e teatro da:
La Tavola di Renato



Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 14/02/2023

Nel week-end di Carnevale, doppio appuntamento nel segno delle donne ribelli per il Teatro Serra, in scena a Fuorigrotta Monica o della libertà, dedicato a Monica Vitti, e La misteriosa scomparsa di W

 

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Poco più di un anno fa ci ha lasciato una delle donne più emblematiche del cinema italiano e non solo: Monica Vitti. Istrionica, ribelle, coinvolgente, moderna ha ridisegnato i canoni e le prospettive delle donne sul palcoscenico e nelle società. A lei è dedicato "Monica o della libertà", spettacolo scritto e diretto da Francesca Fedeli, attrice, autrice e regista, allieva dell'Accademia del Teatro Mercadante di Napoli e vincitrice della prima edizione del "Premio Serra-Campi Flegrei" sul palcoscenico insieme con Martina Carpino nei panni della divina Monica, in scena al Teatro Serra di Napoli (a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316, adiacente l'Osservatorio Vesuviano) venerdì 17 e sabato 18 febbraio alle ore 21:00 e domenica 19 febbraio alle ore 18:00. Costumi di Antonietta Rendina, disegno luci a cura di Sebastiano Cautiero, assistente alla regia Valentina Martiniello. Informazioni e prenotazioni: 347.8051793, teatroserra@gmail.com.



«Il progetto nasce per questa occasione; era tanto tempo che volevo scrivere un testo che desse voce a una grande figura femminile, una di quelle che cambiano la Storia e i costumi del proprio Paese - dice la regista - Non è stato facile, ha fatto una quantità di cose incredibili, perciò piuttosto che tentare, faticosamente e forse inutilmente, di imitare Monica Vitti, ho cercato di evocarla, come si fa con un profumo, un ricordo lontano, un'emozione». Il lavoro raccoglie 'pezzi' della sua vita, dalle interviste in cui immancabilmente saltava da un argomento all'altro, alle pagine autobiografiche, ai personaggi dei suoi film, per mescolarli come lei amava fare con i suoi ricordi. Nella pièce sketch e dialoghi si rincorrono veloci, come quando si racconta di un sogno con la paura che i personaggi e le immagini sfuggano via alla prima distrazione. Lo spazio scenico è diviso in tre diversi 'luoghi', definiti da peculiari elementi di scenografia e da diverse 'funzione' del testo e del personaggio di Monica: il 'luogo dell'intervista', il 'luogo dell'esibizione', il 'luogo della scrittura', per raccontare i mille volti di una donna che ha riscritto la comicità.



Nello stesso week-end di Carnevale il cartellone del Nuovo Teatro San Carluccio ospita "La misteriosa scomparsa di W" di Stefano Benni. Una produzione del Teatro Serra nell'adattamento di Mauro Palumbo, con Giulia Piscitelli allieva del Laboratorio del Teatro Serra, prima di diplomarsi Accademia Mercadante di Napoli. Appuntamento venerdì 17 e sabato 18 febbraio alle ore 21:00 e domenica 19 febbraio alle ore 18:00. Informazioni e prenotazioni: 081.4104467, botteghino aperto tutti i giorni dalle 16.30.



W è una donna come tante, che vive una profonda crisi: sotto i colpi di un mondo fatto di uomini, è andata in pezzi, confinandosi in casa alla ricerca di tutti questi pezzi. In uno fondamentale particolare, che non sa più né individuare né ritrovare: W senza il quale si sente completamente persa. Vive in un continuo squilibrio immersa in un mondo che invia messaggi contraddittori, passando dal dramma della realtà ad una superficialità sconcertante. Un percorso di caduta agli inferi e resurrezione dal sapore comico, sferzante, dolente. La protagonista, alla ricerca della propria identità spezzata e di una risposta al proprio malessere, si interroga sulla povertà, la guerra, l'amicizia, l'amore, l'intolleranza, il cinismo. «In W ormai c'è tanto di me - dice Giulia - Durante gli anni della formazione l'ho spesso ripreso e portato più volte in scena e il personaggio è cresciuto con me».

cs

 

 

 

 

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