Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 16/03/2023
Diritti dei bambini, bellezza, fiducia, uguali opportunità alla maniera di Babilonia Teatri/Koreja, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, con la scrittura veloce alla quale ci hanno abituati da Made in Italy in poi, creano un'ode al bambino, Dire Fare Baciare Lettera Testamento con Giorgia Cocozza, Carlo Durante e Anđelka Vulić, in scena domenica 19 marzo 2023 alle ore 17.30 al Teatro Nuovo di Napoli.
Lo spettacolo chiude Il Menù dei Piccoli mini rassegna, presentata da Teatro Pubblico Campano in collaborazione con I Teatrini dedicata al pubblico dei bambini, di spettacoli proposti da compagnie che si muovono in maniera trasversale fra teatro, fisicità, danza, con uno sguardo particolare al mondo dell'infanzia, da guardare insieme in famiglia o con la scuola.
Dire fare baciare lettera testamento è un personale manifesto dei diritti del bambino, una proposta di gioco rivolta ai bambini, ai loro genitori, maestri e agli adulti in genere, un invito a scoprire le possibilità del fare, del fare da soli, del fare insieme.
Un'ode al bambino, un canto alla sua bellezza, alle potenzialità che ogni bambino racchiude dentro di sé, all'infinita gamma di possibilità che ognuno di noi ha davanti quando nasce.
Riflette su un tempo, il nostro, e su una società caratterizzati da ritmi sempre più frenetici ed accelerati dove spesso i bambini vengono trattati come piccoli adulti, senza rispettare i loro tempi, i loro bisogni e senza riservare loro ascolto adeguato.
Lo spettacolo attraverso diversi quadri che si susseguono con ritmo travolgente mostra e fa vivere come un bambino abbia bisogno di fare esperienze, di come abbia bisogno che gli vengano accordate stima e fi ducia.
Dire fare baciare lettera testamento non racconta una storia, ne racconta tante. Racconta di come il gioco per un bambino sia importante e necessario quanto l'aria che respira. Racconta dei mondi che il gioco contiene e dischiude, di come il gioco sia spazio in cui crescere e confrontarsi, conoscere e conoscersi.
Si gioca perché giocare è il lavoro dei bambini. Per giocare però servono delle condizioni che lo permettano e queste condizioni non sono i bambini a doverle creare, sono i grandi. Per giocare servono i bambini non i giochi.
Un bambino appena nato conosce il mondo intero, da lassù, dal mondo dei bambini, ha visto tutto. Più di ogni altra cosa un bambino appena nato sa quali sono i suoi diritti.
cs
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