Evento (Mostre) inserito in archivio il giorno 19/05/2019
Palazzo Donn'Anna, i grattacieli del Centro direzionale, le piazze del centro antico. Dunque le Vele decentrate a Scampia e il museo di Capodimonte. Posillipo accanto a Poggioreale, San Lorenzo che rincorre la periferia, Fuorigrotta che aspetta Miano. Queste e tante altre inquadrature sono le facce delle Visioni partenopee, la mostra promossa da BIRRA NAPOLI - nata nel 1919 e prodotta con malto d'orzo e grano duro 100% campano - e allestita nella Galleria Commerciale piazza Garibaldi (ingresso libero) che fino a ridosso dell'estate è pronta a ricevere gli sguardi attenti, curiosi, stupiti di viaggiatori, passeggeri, pedoni, turisti, cittadini.
La celebrazione è proprio la cifra di queste foto. Il golfo - in uno dei suoi snodi cruciali: appena scesi dal treno - è lì che accoglie con 30 fotografie divertenti, romantiche, spiritose, coscienti. Le opere sono il frutto del talento di tutti i partecipanti al contest che BIRRA NAPOLI ha lanciato nelle settimane scorse, il cui risultato è stato presentato venerdì 10 maggio nel vernissage tenuto al Maschio angioino. Nel cortile c'è stata la premiazione della migliore foto - realizzata da Raffaella De Luise - cui è stata abbinato un coinvolgente concerto di Livio Cori: l'attore [che interpreta 'O Selfi nella serie tv Gomorra] e cantante [è reduce dalla pubblicazione dell'album Montecalvario - Core senza paura e dalla partecipazione al Festival di Sanremo in duo con Nino D'Angelo col singolo Un'altra luce] si è esibito in trio portando in dote alla platea un crossover mediterraneo di soul, r'n'b, pop, elettronica.
Ora, però, è bene concentrarsi nuovamente sulle immagini. Sui trenta ritratti che "immobilizzano" Napoli e che volta per volta celebrano i suoi quartieri. Ogni scatto è un pensiero; ogni frammento un sentimento; ogni scena un carattere. Ed è in questa maniera che il mosaico-Napoli si compie nelle sue fragilità e nella sua eleganza. Ci sono le ali di falco del Palazzo dello Spagnuolo e le nasse dei pescatori. C'è lo scoglio appuntito di Coroglio e la spiaggetta di Chiaia. Le pedamentine del ventre urbano e la street-art dei quartieri più marginali. Tutto ciò, nello spazio che separa il piazzale dei bus dagli ascensori della linea 1 della metropolitana diventa un salotto open air per stare assieme. Guardare le fotografie, commentarle e sorprendersi. "Con Visioni Partenopee abbiamo voluto rendere omaggio alla cultura, ai simboli e alle tradizioni della città del Vesuvio", commenta Francesca Bandelli, direttore marketing Birra Peroni. "E chi poteva raccontare al meglio l'orgoglio e l'appartenenza a questa terra se non i napoletani stessi? Visioni Partenopee è un'esposizione emozionale e immersiva che permette ai napoletani di riscoprire alcuni degli scorci più belli e significativi della propria città, che non solo stupiscono i turisti di tutto il mondo ma riempiono di orgoglio i cittadini stessi".
Non da meno è anche il commento di Livio Cori: "Ho deciso di collaborare con Birra Napoli - dichiara il cantante - perché porta orgogliosamente il nome di una delle mie passioni più grandi: la mia città. E mette in luce ogni quartiere attraverso gli occhi di tanti giovani e talentuosi fotografi".
Altrettanta emozione c'è nelle parole di Marco Gaudini, presidente della commissione ambiente del Comune di Napoli: "Questo progetto fotografico illumina altre facce e altre anime di Napoli. È stato raggiunto l'obiettivo di legare un prodotto a una città. Sette/otto anni fa era difficile pensare che un brand decidesse di dare risalto al territorio. In questi anni, il lavoro fatto sul piano turistico ha ridato una seconda vita al golfo, riposizionandolo al centro dei desideri. Dopo i quartieri e i rioni sarebbe bello ripetere queste visioni nei meravigliosi parchi e nelle aree verdi della città".
Infine lo stato d'animo della fotografa vincitrice, che ha trionfato dopo la selezione che ha valutato oltre 800 "cartoline digitali" caricate da quasi mille iscritti: "I contest - dichiara Raffaella De Luise - sono sempre uno stimolo per avere uno sguardo diverso sulla città, sulla bellezza e le cose che accadono. Ho partecipato per avere un'occasione di crescita e misurarmi con tanti scenari diversi del golfo, provando a raccontarli, avendo come soggetto l'icona di un prodotto italiano. Ho trovato uno scorcio con una parte di storia della città, Palazzo Donn'Anna, il mare di Napoli e l'orizzonte a cui dovremmo tutti tendere sempre".
comunicato stampa
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