Evento (Editoria) inserito in archivio il giorno 17/01/2020
La prima guerra mondiale, scoppiata a conclusione del Risorgimento italiano, si configurò come lo sbocco di sedimentazioni ideologiche radicatesi negli anni anteriori. L'interessante volume di Valeria Giannantonio intende mettere a fuoco il punto di vista narrativo , e poco esplorato dalla critica, di alcuni più noti letterati e intellettuali ,come Gadda, Pastorino, D'Annunzio, Palazzeschi, Fenoglio, Prezzolini, o meno noti, come Scarpa, Monelli, Frescura, Stanghellini, Scortecci. Più che sulle ragioni contingenti (la questione, cioè, delle terre irredente), si è preferita operare una ricostruzione dall'interno dei sentimenti, degli stati d'animo, delle reazioni psicologiche degli scrittori che non solo aderirono al fronte degli interventisti o dei pacifisti, ma che con le loro opere,aventi tutte un valore di denuncia storica, diedero voce alle atroci aberrazioni fisiche, mentali,psicologiche di quella che fu considerata una vittoria offuscata da centinaia di migliaia di morti e feriti.
Gli interventi critici contenuti in taccuini, diari di guerra, romanzi scritti dal fronte, o dopo il rientro in patria, evidenziano non solo la rivolta contro un presente, che aveva oltrepassato ogni misura umana, ma si estendono anche al racconto del ritorno dei soldati dal fronte, in condizioni fisiche disastrose, ma quel che è peggio, vittime anche della cattiva accoglienza dei loro stessi concittadini, che spesso ne demistificarono e depotenziarono l'eroismo bellico, perché non furono in grado di capire a pieno l'estremo sacrificio di truppe, che oltre che per sentimento patriottico, combatterono per senso civile del dovere. Entro questa piattaforma umana, accentuando i tratti valorosi ed eroici dei soldati italiani, sarebbe maturata l'ideologia del fascismo.
Valeria Giannantonio è docente di Letteratura Italiana e di Critica dantesca presso l'Università "G. D'Annunzio" di Chieti. Ha ricoperto anche l'insegnamento di Filologia Italiana. I suoi interessi sono rivolti a Dante, alla letteratura sei-settecentesca, di area soprattutto meridionale, su cui ha pubblicato quattro libri e ne ha in programmazione un quinto, tra i quali rientrano l'edizione critica di P. Schettino, «Opere edite e inedite», e il volume «Oltre Vico». Ha dedicato tre libri a D'Annunzio, con uno dei quali (L'Universo dei sensi) ha vinto nel 2002 il Premio D'Annunzio, e ha scritto tre monografie su «Enrico Panzacchi», «Giulio Salvadori», «Ignazio Silone». Ha curato l'edizione delle «Poesie» del poeta crepuscolare Enzo Marcellusi. Ha fondato, nel 2018, a Chieti, con Antonio Sorella la "Lectura Dantis Theatina"
Simone Magherini, oltre che docente di Letteratura Italiana dell'Università di Firenze, è Direttore del Centro Studi Aldo Palazzeschi , presso il quale ha realizzato l'archivio digitale del 900 letterario italiano. Negli ultimi anni ha realizzato importanti convegni tra questi " In trincea. Gli scrittori alla Grande guerra", in cui i vari relatori si sono sofferemati sulla poesia di poeti di guerra come Unaretti, Rebora, Betocchi, Soffici, fino all'interventismo friulano che ha allargato il campo di indagine. eil convegno su le relazioni di Aldo Palazzeschi con le due avanguardie. Magherini è membro direttivo anche della rivista "Studi Italiani",, della collana di " Studi e testi" della SEF ed è membro dell'ADI dal 2005.
Pasquale Guaragnella è docente emerito di Letteratura Italiana dell'Università di Bari. La sua lunga e prestigiosa carriera, indirizzata soprattutto a studi sul 600 e, il 700, il 9oo. Tra i suoi interessi novecenteschi figurano
Vittorini, Pirandello.
Donatella Trotta Laureata in Lettere, vive a Napoli, dove lavora dal 1983 alle pagine culturali del Mattino., è Giornalista, è autrice e curatrice di numerosi libri.
comunicato stampa
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