Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 28/06/2021
A FESTIL_Festival estivo del Litorale, la sesta edizione diretta da Alessandro Gilleri, Tommaso Tuzzoli, e Katja Pegan, arriva martedì 29 giugno (ore 21.00) in prima assoluta, nella Sala Beethoven a Trieste, e replicherà al Teatro San Giorgio a Udine mercoledì 30 (ore 21.00), in collaborazione con Teatro Contatto Blossoms/Fioriture, "CristÒtem", uno spettacolo nato dall'unione di tre enti produttivi italiani, Golden Show di Trieste, Tinaos e L'Effimero Meraviglioso.
Firmato dalla talentuosa drammaturga e regista Under 30 Elvira Scorza, "CristÒtem" vede gli interpreti Noemi Grasso e Alessandro Pizzuto dare voce a una riscrittura del mito di Ifigenia riportato da Euripide. Figlia di Clitemnestra e del re Agamennone, Ifigenia fu da quest'ultimo sacrificata dopo il consulto dell'oracolo per consentire alla flotta achea di salpare verso Troia. L'episodio, che appartiene alla saga degli Atridi, porterà a una vendetta sanguinaria dietro l'altra, di cui si ricordano quella di Clitemnestra contro Agamennone per aver sacrificato la figlia e quella di Oreste, fratello di Ifigenia, contro sua madre per aver ucciso il padre.
Crisotemi è la sorella di Ifigenia, Oreste ed Elettra, e se gli ultimi tre hanno ricoperto dei ruoli drammatici che hanno fatto la storia delle grandi tragedie, di Crisotemi, invece, il mito sembra quasi smarrire le tracce. Nello spettacolo di Elvira Scorza, esso viene allora tradito per restituire a Ifigenia un destino diverso, un'altra rilettura, che recupera dal tragico gli antieroi cercando in questi la forza reazionaria che ha il tentativo goffo e disperato di salvarsi per essere pienamente se stessi.
Scrive l'autrice e regista: «Crisotemi - etimologicamente colei che riporta l'aureo ordine alla luce - è il contraltare della storia così come la conosciamo: la cosa giusta da fare non è alla fine di un cammino eroico, dove la vita umana è messa al servizio di ideali e misteri divini bensì è da scoprire in se stessi dedicandosi a una scrupolosa ricerca introspettiva. È un moto di rivoluzione intima quello che guida questo personaggio e che lascia intravedere la sua forza nella compostezza, nella calma a cui ambisce: lei vuole vivere, semplicemente. È per questo che sembra refrattaria a questa ricerca affannosa e sanguinosa di vendetta, che in realtà è una possibile risposta al perché dell'esistenza».
Il progetto sonoro è di Filippo Conti, quello scenografico di Rosita Vallefuoco, mentre il progetto luci è di Umberto Camponeschi.
Dopo lo spettacolo, gli interpreti dialogheranno con la Dott.ssa Giusy Guarino, psicoterapeuta della Coop Athena città della psicologia. L'incontro è il primo del ciclo intitolato "Indagare il tempo: teatro e sociale in dialogo con il presente", coordinato da esperti del settore teatrale, di altre discipline sociali e di counseling con l'obiettivo di realizzare un percorso formativo e di visione volto alla creazione di nuovi pubblici.
cs
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