Evento (Spettacoli) inserito in archivio il giorno 10/04/2011
Martedì 12 aprile al Parlamento Europeo di Bruxelles si terrà (alle ore 18.30) la proiezione del docu-film "NIENTE PAURA", organizzata da Rita Borsellino e dal suo gruppo parlamentare.
A seguire è previsto un dibattito con Rita Borsellino, David Sassoli, Piergiorgio Gay (regista di "NIENTE PAURA"), Lionello Cerri (produttore di "NIENTE PAURA") e ovviamente ... Luciano Ligabue!
Note di produzione:
Niente paura è sicuramente un documentario atipico: raccontare la società in cui viviamo attraverso un musicista italiano e il suo pubblico, e attraverso l'intervento di personaggi famosi, rappresentativi ognuno nel proprio ambito, è stato un lavoro affascinante ma molto complesso in termini produttivi.
Appena ho letto il progetto di Piergiorgio Gay ho capito immediatamente l'importanza di realizzare un film di questo tipo, un film che attraverso la coralità, attraverso le storie personali che assumono valore collettivo, parla del paese in cui viviamo e delle trasformazioni che ha vissuto negli ultimi decenni. Discutendo insieme a lui e suggerendo alcune tematiche che nel racconto dovevano in qualche modo essere trattate, abbiamo definito, anche grazie alla collaborazione di Piergiorgio Paterlini, lo sviluppo dell'idea.
Abbiamo quindi immediatamente coinvolto Luciano Ligabue, senza il cui contributo non avremmo potuto sviluppare il progetto: la presenza di Luciano e delle sue canzoni rappresentano infatti il fondamentale filo conduttore che lega gli interventi che costituiscono
il racconto.
Abbiamo poi iniziato un difficile lavoro per contattare e coinvolgere i personaggi famosi che a nostro avviso potevano sostenere l'idea su cui il documentario si fonda, facendo comprendere loro la necessità di realizzare questo film e l'importanza del loro contributo.
Ma il documentario non si compone solo di interventi di personaggi noti: a questi si intrecciano storie di persone comuni, fans di Luciano Ligabue, che attraverso la sua musica riflettono sulla società in cui viviamo, su come siamo e su come eravamo.
A questo si è aggiunto un complesso lavoro di ricerca, perché le immagini di repertorio sono, insieme a Luciano Ligabue, alla sua musica e ai personaggi intervistati, vere protagoniste del racconto: Nadia Boriotti e Piergiorgio Gay sono riusciti, dopo aver visionato attentamente il materiale proveniente dalle diverse fonti, ad individuare quei contributi che, in maniera più efficace, potessero sostenere l'idea del documentario, segnando i momenti fondamentali della "vita" recente del nostro paese.
Infine, come spiega Piergiorgio, non è stata scelta, per la realizzazione di questo documentario, una strada antologica, non si è voluto raccontare le storie in maniera diaristica: per fare ciò è stato fondamentale il lavoro di montaggio, frutto della perfetta collaborazione tra il regista e la montatrice Carlotta Cristiani che seguendo i racconti delle persone intervistate, le loro emozioni e la musica di Luciano Ligabue, sono riusciti a dare al documentario un'identità narrativa forte che, proprio grazie all'assenza di un percorso cronologico, riesce in maniera "prepotente" a far entrare lo spettatore, a coinvolgerlo emotivamente e a farlo riflettere.
Lionello Cerri
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