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Giovane e talentuoso songwriter norvegese al suo disco d'esordio (prodotto da Paolo Benvegnù). Lunare e suggestivo acoustic-pop in inglese con rarefazioni notturne ed energiche ballate.
La storia musicale di Terje Nordgarden si sviluppa nei modi usuali per molti altri musicisti norvegesi. Approfondimento presso la Sunnhordlandfolkehògskole; le prime rockbands con amici o compagni di classe; i concertini nelle scuole, spesso anche da solo, accompagnato dalla sua chitarra acustica, sognando di essere il nuovo Nick Drake o il discendente diretto della famiglia Buckley.e magari duettare un giorno con Neil Young.
Ottenuto il diploma si trasferisce ad Oslo dove viene in contatto con un amico che studiava a Bologna e così un giorno decide di raggiungerlo.
Dal freddo di Hamar, vicino Bergen, alla vitalità della città emiliana dove tenta di farsi conoscere suonando nei piccoli locali. Qui nasce la consapevolezza di fare della musica il proprio lavoro.
Finché, in gita a Firenze lascia un demo ad un locale che arriva poi nelle mani della direzione artistica della Stoutmusic. In breve tempo viene organizzata una audizione "dal vivo", per capirne realmente il valore, e detto fatto: si comincia a lavorare per la produzione in studio.
Luglio 2002, un caldo soffocante avvolge lo studio di registrazione.
È duro tenere alta la concentrazione e l'ispirazione, ma lo studio diventa una sorta di laboratorio creativo dove gli arrangiamenti pensati prendono forma con sessioni improvvisate con i musicisti. La enorme dotazione di strumenti vintage dello studio, compreso mixer e recorder analogico, permette di ricreare una perfetta simbiosi con lo spirito che animava i folksingers ei bluesmen degli anni settanta. Mentre la sezione ritmica tesse le trame dei brani, Terje gioca con il mellotron e le chitarre, e la sezione fiati prova le battute nell'ufficio. Poi, infine, quasi allo sfinimento delle energie bruciate dal caldo, viene inserita la voce.
Nel mentre c'è il tempo ed il fiato per qualche apparizione negli spazi estivi sparsi nella penisola. È soprattutto dal vivo che Terje riesce a sviscerare le due anime che stanno a fondamento del suo modo di essere e di sentire: la spontaneità dello scambio e della comunicazione, e quella che lui definisce la magia del renderti partecipe dei suoi umori, delle sue proprie emozioni, senza pudore, dritto al cuore.
Il risultato è in 13 brani che ora hanno la forma rigida di un compact disc, Terje Nordgarden, uscito a maggio 2003e viene immediatamente accolto con grande favore da critica e pubblico che lo decretano uno degli esordi più promettenti dell'anno.
È soprattutto dal vivo che Terje riesce a sviscerare le due "anime" che stanno a fondamento del suo modo di essere e di sentire: la spontaneità dello scambio e della comunicazione, e quella che lui definisce la "magia" del renderti partecipe dei suoi umori, delle sue proprie emozioni, senza pudore, dritto al cuore.
Infatti Nordgarden suona in lungo ed in largo per lo stivale davanti ad un numero sempre maggiore di appassionati, memorabili le esibizioni ad Arezzo Wave e alla Stazione Leopolda di Firenze per l'AcusticaMente Festival.
A fine 2004 Nordgarden torna a vivere in Norvegia dove scrive e registra il nuovo album, questa volta quasi del tutto acustico. Il disco, intitolato "A Brighter Kind of Blue" (Stoutmusic/Audioglobe), esce il 5 ottobre 2006 e rappresenta un deciso passo in avanti per Terje, capace di convogliare il suo talento in tutte le canzoni che profumano di Elliott Smith e Nick Drake.
Il disco è stato accolto con grande calore dalla stampa e dal pubblico italiano ed è stato seguito da un tour (tutt'ora in corso) di oltre 40 date nel nostro paese.
HANNO SCRITTO SU DI LUI:
.. il giovanissimo songwriter esordisce con un album di sorprendente fascino e caratura artistica.****
Rockerilla - Leo Mansueto
.. un album raffinato, umoralmente variegato, fatto di canzoni sincere e ardenti.
Blow Up - Olindo Fortino
Nordgarden è un uomo fuori dal tempo. (..)
.. ignorare un norvegese che incide a Firenze e che regala ossigeno al glorioso concetto di acoustic-pop sarebbe davvero un delitto.
Musica! di Repubblica - Andrea Silenzi
Canzoni che portano impresse il marchio dell'anima, canzoni che nascono dal freddo ma che scaldano il cuore. Canzoni senza limiti, senza troppi calcoli, scritte e cantate di getto. (..) .. un disco che ha le credenziali per farsi largo tra le troppe uscite discografiche di oggi.
JAM
Nordgarden mantiene uno sguardo fortemente essenziale, con linee strumentali raffinate, e allo stesso tempo riesce a spaziare con grande sensibilità, trasmettendo tutta la profondità delle proprie influenze e delle proprie esperienze.
.. Terje Nordgarden è un cantautore di cui bisognerebbe cominciare a parlare. E magari prendere nota .
Mescalina - Christian Verzeletti
Dotato di una capacità di scrittura decisamente fuori dalla norma, il giovane norvegese confeziona un disco così omogeneo e pregno di spunti interessanti da far impallidire innumerevoli altri colleghi ben più blasonati e sopravvalutati del nostro.
Musique.it - Enzo Santarcangelo
..il prodotto si fa apprezzare non poco, soprattutto se si ha una particolare predilezione per certe sonorità (neo)acustiche.
Mucchio Selvaggio - Aurelio Pasini
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