Nel futuro prossimo saranno ancora di più gli ettari coltivati a grano tenero nel meridione d’Italia, grazie all’accordo di filiera tra contadini, agronomi e Mulino Caputo - Il Mugnaio di Napoli, siglato, nella sua versione aggiornata, nel corso della celebrazione del Capodanno del Mugnaio.
Il raccolto, la trebbiatura, la firma del contratto e i relativi festeggiamenti si sono svolti ieri a Frignano, in provincia di Caserta, in uno dei campi coltivati a Grano Nostrum 100% italiano, presso l'azienda agricola di Franco D'Amore.
Antimo Caputo, AD dell’omonimo Mulino, ha inaugurato questa celebrazione festosa e beneaugurante 7 anni fa. Da allora le superfici coltivate si sono moltiplicate e, accanto ai campi della Campania, si sono aggiunti quelli del basso Lazio, del Molise, della Basilicata, dell’Abruzzo e della Puglia.
Il metodo di coltivazione che viene utilizzato è all’avanguardia e prevede che, durante tutto l’anno, i campi vengano monitorati da un team di agronomi, supportati anche da tecnologie satellitari. Si tratta di un lavoro corale che vede impegnati, accanto ai responsabili del Mulino, tutti i produttori, coordinati da Franco D’Amore e la Green Farm, l’azienda di Grottaminarda di cui è capo fila di filiera Michele Meninno, che si occupa dell’assistenza tecnica all’agricoltura.
“Il nostro obiettivo” afferma Caputo “è innanzitutto quello di incrementare ancora le aree produttive delle nostre regioni del Sud, senza escludere prossime estensioni nelle aree del centro-nord; inoltre continueremo a combinare l’antica sapienza contadina con le innovazioni tecnologiche, ottimizzando le fasi di raccolta e di trasformazione.”
Quest’anno la produzione di farina 100% italiana si è attestata sui 150 mila quintali. Nel prossimo futuro? Saranno senz’altro coltivati anche molti terreni oggi a riposo. Ne è sicuro Caputo, secondo il quale un prezzo più adeguato riconosciuto ai prodotti e una remunerazione più consona riservata al grande lavoro dei contadini spingerà a un incremento delle superfici destinate all’agricoltura.
Il Capodanno del Mugnaio 2022 ha visto la partecipazione di pizzaioli, pasticceri e panificatori che hanno voluto condividere con il pubblico le loro creazioni, realizzate con la farina prodotta con il 100% di grani italiani. Presenti, tra gli altri, i pizzaioli Ciro Salvo e Davide Civitiello, alfieri ed interpreti entusiasti del progetto di Mulino Caputo; il decano della pasticceria campana, l’ instancabile Sabatino Sirica; Pasquale Pesce, quarta generazione di pasticceri, con la storica pasticceria di Avella. Domenico Fioretti, mastro fornaio di Carinaro, in provincia di Caserta, che ha portato in degustazione il pluripremiato Casatiello Figliato, realizzato rigorosamente ed esclusivamente con Grano Nostrum.