Nessun napoletano sul podio, viene dal “Nuovo Mondo” di Prato il vincitore della prima edizione di Mille UnBabà, l’innovativo contest di pasticceria a firma Mulino Caputo, che si è svolto a Napoli, e che ha visto confrontarsi pasticceri provenienti da diverse regioni d’Italia. Sul podio più alto, infatti, è il toscano figlio d’arte Andrea Sacchetti, classe ’96, della Pasticceria Nuovo Mondo di Prato (la migliore “salata” per il Gambero Rosso), che si è aggiudicato il contest con il suo “Alì Babà”, una pasta babà tradizionale (definito dalla giuria “scapocchiato”) con cuore di ananas poché al profumo di lime. Sacchetti è cresciuto nella pasticceria di famiglia: a 12 anni era già in laboratorio, a 19 nella Cast Alimenti di Brescia, la scuola dei mestieri del gusto, e poi nella Pasticceria Veneto di Iginio Massari. Ha proseguito la sua formazione dal maestro piemontese Alessandro Dalmasso e dal francese Angelo Musa. Ora collabora con il padre alla creazione di una sua linea di dolci contemporanei.
Ma anche le proposte degli altri nove maestri pasticceri hanno raccolto pareri lusinghieri da parte della giuria composta da Sal De Riso, presiedente dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani); Sabatino Sirica, veterano della pasticceria campana; Gennaro Esposito, chef del bistellato La Torre del Saracino, e Antimo Caputo, Ad di Mulino Caputo.
Nel corso della competizione, condotta e moderata dall’anchorman Gianni Simioli, si sono piazzati al secondo e al terzo posto, rispettivamente il giovane pasticcere pugliese Vincenzo Daloiso, della pasticceria Venezuela 1963 di Barletta, che ha presentato “Fior di Babà”, un impasto aromatizzato all’arancia e vaniglia, imbevuto di una bagna alle mandorle amare e farcito con una maionese di mandorle e Fabio Scozzafava, maestro pizzaiolo del Ristorante Felice di Lucca che, grazie alla sua grande esperienza nelle lievitazioni, ha proposto “Babà Re”, realizzato senza glutine e senza lattosio.
Le altre proposte in gara, che meritano senz’altro un “tour gourmand” alla scoperta del Babà Contemporaneo, rinnovato nella forma, negli ingredienti o negli abbinamenti, come richiesto dal regolamento del concorso, hanno visto l’impiego di: cioccolato, frutti esotici, olive essiccate, frutti rossi, mandarino e, addirittura, mozzarella di bufala. Bagne all’alchermes, agli agrumi, alle mandorle e al cocco, accanto al più tradizionale rhum. E forme che spaziano dal cilindro al cubo, passando per piccole sfere e coni vulcanici.
Gli altri maestri pasticceri che hanno preso parte al contest sono Luigi Avallone, della Pasticceria Fratelli Avallone di Quarto; Ciro Cascone, della Pasticceria Donna Lucia Prisco di Ercolano; Guglielmo Cavezza, della Pasticceria Mommy Cafè di Cicciano; Giuseppe Cristofaro, della Pasticceria Dolce Voglia di Frattaminore; Gianmaria Tommaso Monti, della Pasticceria Monti di Priverno; Nicola Obliato, della Pasticceria Mille Dolcezze di Frattamaggiore e Pasquale Pesce, della Pasticceria Pesce di Avella.
Soddisfatto del contest Antimo Caputo, per il quale “questa prima edizione di “Mille&UnBabà” ha centrato pienamente l’obiettivo. Il nostro intento, negli eventi che sosteniamo, è sempre quello di stimolare i maestri pasticceri e, anche questa volta, li abbiamo invitati a confrontarsi su un terreno difficile, chiedendo di reinterpretare e rinnovare un mostro sacro della pasticceria: il Babà. Si è trattato di una sfida impegnativa, che ha attratto maestri da altre regioni, e dalla quale sono usciti tutti vincitori, dimostrando una grande professionalità nell’utilizzare prodotti di alta qualità, molta inventiva e, soprattutto, il desiderio di confrontarsi e di non smettere mai di crescere”.
Fotografie di Alessandro Garofalo
Eduardo Cagnazzi