Risotto alla Cavour – Gastronomia in pillole a cura di Luigi Farina

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Risotto alla Cavour – Gastronomia in pillole a cura di Luigi Farina

Camillo Benso Conte di Cavour prima di acquistare il Castello di Grinzane, dove dimorò, anche se saltuariamente, per 17 anni, non sapeva "distinguere un cavolo da una rapa", in pochi anni si appassionò all'agricoltura e alla cucina, tanto da scrivere, con orgoglio, in una lettera ad un amico: "Dovete sapere che sono diventato agricoltore; questa è ora la mia professione".

Nei suoi possedimenti piantò 200.000 viti e chiamò l'enologo francese Odart, affidandogli le cure del suo Barolo.

In questo periodo usava molto desinare con un piatto unico, che era composto da un risotto al burro e parmigiano, passato al forno con mezzi pomodori saltati in padella e uova frittellate poste sui pomodori, poi bagnato da sugo di arrosto ristretto (qui di seguito vi propongo la ricetta). Il tutto accompagnato da una bottiglia di Barbera.

RICETTA:

Dosi per 4 persone:
300 g di riso superfino
burro
brodo
parmigiano grattugiato
1 cipolla
1 bicchiere di vino bianco secco
4 pomodori
olio extra-vergine d'oliva
2 uova
sugo di arrosto di manzo

Esecuzione:
Preparate il risotto nel modo classico e tenetelo un poco al dente.
Pulite i pomodori e divideteli in due, privateli dei semi e saltateli in padella.
In una pirofila da forno mettete il risotto già pronto, mettete sopra i pomodori su cui aggiungete le uova frittellate.
Passate in forno per qualche minuto e servite con un sugo di arrosto ridotto, preparato in salsiera, da aggiungere sopra il riso.

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